Articolo pubblicato su All About Jazz, Marzo 2020
“Finché le gambe mi permettono di fuggire, finché le braccia mi permettono di combattere, finché l’esperienza che ho del mondo mi permette di sapere che cosa devo temere o desiderare, niente paura: posso agire. Ma quando il mondo degli uomini mi costringe ad osservare le sue leggi, quando il mio desiderio si scontra col mondo dei divieti, quando mi trovo imprigionato, mani e piedi, dalle catene implacabili dei pregiudizi e delle culture, allora tremo, gemo, piango.”
L’incipit delle note di copertina che accompagnano La mia parte peggiore del cantautore Daniele Di Maglie è affidato, non a caso, alle parole di Henri Laborit, tra i maggiori biologi e filosofi del comportamento umano.